venerdì 8 agosto 2008

Torna la faida a Secondigliano? Ucciso Ciro Maisto:era il ras dei Di Lauro.

Era stato scarcerato di recente e subito i reggenti del clan Di Lauro, che controlla ancora il rione del ”terzo mondo” a Secondigliano, lo avevano investito della carica di capopiazza. Ma Ciro Maisto, 28enne, pluripregiudicato, residente ufficialmente in via Giardino dei Ciliegi, sapeva da tempo di essere finito nel mirino degli scissionisti del gruppo Amato-Pagano. Per questo motivo il nuovo boss non si vedeva spesso in giro. Ma ieri pomeriggio, intorno alle 17, qualcuno di cui si fidava gli ha dato un appuntamento che si è rivelato essere una trappola mortale. Appena arrivato in strada, in via I Misteri di Parigi, il 28enne è stato raggiunto da una vera e propria pioggia di fuoco. Almeno quattro colpi alla testa e uno al torace lo hanno freddato sul colpo mentre la gente che era in strada scappava via terrorizzata. È la faida che ritorna. Ma l’omicidio di Maisto era una ”morte annunciata”, visto che alcuni ras degli Amato-Pagano avevano giurata di fargliela pagare già tre anni fa, quando era stato scarcerato la prima volta dopo l’arresto e quando si era rifugiato in casa non uscendo mai. Quando i poliziotti del commissariato di Secondigliano lo andarono ad arrestare perché era ricercato, il boss dei Di Lauro tirò un sospiro di sollievo. Per paura di essere ammazzato si era praticamente murato vivo in casa assieme alla moglie e ai due figli piccoli. E c’è un mistero sull’omicidio di ieri pomeriggio: è stato tenuto segreto per diverse ore, fino a tarda sera dai carabinieri. Probabilmente perché non avevano capito bene la matrice del delitto. Eppure Ciro Maisto era un personaggio di grosso calibro del panorama criminale di Secondigliano e Scampia, anche se, ad onor del vero, non ha mai riportato condanne per associazione mafiosa. Per tutta la notte sono stati effettuati controlli e posti di blocco sia a Secondigliano che a Scampia, questo per scongiurare una eventuale risposta da parte degli amici di Maisto ma anche per tentare di stanare i killer, che hanno agito in due in sella ad uno scooter supportati sicuramente da uno ”specchiettista”. Gli investigatori stanno anche controllando i tabulati telefonici del 28enne ammazzato e hanno sentito a lungo i familiari, per capire chi gli abbia dato l’appuntamento che si è rivelato fatale. Ciro Maisto è soltanto omonimo degli scissionisti Stefano e Mario Maisto, assassinati insieme con Mario Mauriello il 9 novembre del 2004 e fatti trovare nella discarica del campo rom di Scampia dopo essere stati chiusi in sacchi di cellophane.

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