martedì 22 luglio 2008

Il pentito La Sala delinea la nuova situazione al Rione Sanità

Le sue dichiarazioni sul rione Sanità sono molto prese in considerazione per delineare la nuova mappa della camorra, anche perché precise e di ultima generazione. Era il 22 febbraio scorso quando Vittorio La Sala, ex affiliato ai Misso transitato con i Torino, raccontava ciò che sapeva per aver vissuto in quell’ambiente fino a pochi giorni prima. Esattamente quando cercarono di ucciderlo, il 30 gennaio 2008. Naturalmente va sottolineato che le persone tirate in ballo devono essere ritenute estranee ai fatti narrati fino a prova contraria. «Questa è la situazione determinatasi oggi alla Sanità. A causa della collaborazione dei Misso e delle detenzioni dei Torino, questi due sodalizi hanno perso peso. Oggi chi comanda è Nicola Di Febbraro, dietro al quale c’è Salvatore Lo Russo con l’obiettivo di impadronirsi della Sanità. Di Febbraro controlla entrambi i gruppi che si sono formati. Uno fa capo a Ciro De Marino, che ha con sé Enzo Pirozzi detto “’o picuozzo”, Vincenzo Troncone e Salvatore Savarese junior detto “’o mellone”; l’altro gruppo fa direttamente capo a Di Febbraro ed è formato da Giovanni Sirio, braccio destro di Di Febbraro, Franco Barra, Enzo De Martino, Alfonso, cugino di quest’ultimo, e tale Dino detto “’o limone”. Tutti gli uomini di Di Febbraro vengono da Marianella e questi fino a pochi giorni fa, quando venivano alla Sanità, si appoggiavano a me e a Eduardo Spina che abita ai Miracoli. I fratelli Sequino negli ultimi tempi stanno fermi, in attesa di verificare ciò che accadrà».

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